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ULTIME NOTIZIE: Netflix pubblicherà un attesissimo documentario sulla leggenda del numero 3 del Milan, Paolo Maldini. L’uscita è prevista per…
ULTIME NOTIZIE: Netflix pubblicherà un attesissimo documentario sulla leggenda del numero 3 del Milan, Paolo Maldini. L’uscita è prevista per l’autunno 2025 e promette di raccontare come mai prima d’ora la vita, la carriera e l’eredità di uno dei più grandi difensori della storia del calcio mondiale. Il progetto, atteso da milioni di tifosi rossoneri e appassionati di sport in tutto il mondo, è stato realizzato con la piena collaborazione della famiglia Maldini e del Milan, con accesso esclusivo a materiali d’archivio inediti, interviste intime e retroscena mai svelati.
Il documentario, prodotto da una nota casa di produzione italiana in collaborazione con Netflix Studios, ripercorrerà tutte le tappe fondamentali della carriera di Paolo Maldini, partendo dal suo esordio in Serie A nel 1985, a soli 16 anni, fino all’ultima partita ufficiale disputata nel maggio 2009, in cui salutò il calcio giocato dopo oltre 900 presenze con la maglia del Milan. Un viaggio lungo 25 anni, vissuto sempre con la stessa maglia, lo stesso numero e lo stesso spirito di appartenenza che ha reso Maldini un simbolo di fedeltà, eleganza e professionalità.
Il cuore pulsante del racconto sarà il rapporto speciale tra Paolo e il Milan, una relazione simbiotica che ha attraversato le generazioni, a partire dal padre Cesare Maldini – anche lui ex capitano del club – fino al figlio Daniel, oggi anch’egli calciatore professionista. Nel documentario sarà dato ampio spazio alla figura di Cesare, sia come padre che come mentore, e verranno mostrati materiali inediti che raccontano la loro quotidianità, il legame familiare e il passaggio di valori da una generazione all’altra. Una saga familiare che è anche una storia d’amore per un club e per il calcio stesso.
L’opera affronterà anche i momenti più difficili della carriera di Paolo, come le delusioni con la nazionale italiana – tra cui la finale persa ai rigori nel Mondiale del 1994 e l’Europeo del 2000 – ma anche le critiche, le scelte personali e la pressione di portare un cognome pesante nel mondo del calcio. Uno degli episodi più toccanti sarà il racconto del suo addio a San Siro, tra emozione e polemiche, con parte della curva che lo fischiò in segno di dissenso per alcune sue dichiarazioni. Un momento doloroso che il documentario non nasconderà, anzi, analizzerà con lucidità e sincerità, grazie anche alle parole dello stesso Paolo.
Un altro focus importante sarà dedicato alla trasformazione tattica di Maldini nel corso della sua carriera: da terzino sinistro esplosivo e moderno a difensore centrale di straordinaria intelligenza e lettura di gioco. Interviste con ex compagni di squadra, allenatori e avversari aiuteranno a delineare un profilo tecnico e umano del giocatore, con testimonianze esclusive di figure come Franco Baresi, Alessandro Costacurta, Cafu, Arrigo Sacchi, Carlo Ancelotti e Zinedine Zidane. Le parole di questi protagonisti daranno ulteriore profondità a un ritratto già ricco di sfaccettature, offrendo punti di vista diversi e complementari.
Non mancheranno le immagini delle partite più memorabili: le finali di Champions League vinte nel 1989, 1990, 1994, 2003 e 2007, i campionati dominati, le sfide epiche contro rivali storici come l’Inter, la Juventus, il Barcellona e il Manchester United. Le immagini d’archivio, molte delle quali rimasterizzate in alta definizione, restituiranno tutta l’intensità di quegli anni gloriosi, accompagnate da una colonna sonora originale firmata da un noto compositore italiano.
L’approccio del documentario sarà intimo e riflessivo, lontano dagli stereotipi del racconto sportivo tradizionale. Maldini, oggi più riservato che mai dopo l’addio al ruolo dirigenziale nel Milan nel 2023, ha accettato di raccontarsi senza filtri, aprendo le porte della sua casa e del suo passato. Un racconto che non sarà solo cronaca sportiva, ma anche introspezione, memoria e riflessione sul cambiamento del calcio moderno, sul ruolo del denaro, dei social media e dei nuovi modelli di leadership.
Particolare attenzione sarà dedicata anche alla breve ma intensa esperienza da dirigente di Paolo Maldini al Milan, culminata con il ritorno dello scudetto nel 2022 dopo undici anni di attesa. Un trionfo che ha rappresentato per lui una sorta di rivincita personale e professionale, dopo anni di esclusione e critiche. Verranno mostrati momenti inediti degli incontri con i giocatori, delle riunioni tecniche e delle scelte di mercato che hanno costruito la squadra campione d’Italia, in cui ha avuto un ruolo chiave accanto all’allora direttore sportivo Frederic Massara.
Il documentario avrà una durata di circa due ore e sarà disponibile in più lingue, con sottotitoli e doppiaggio, per raggiungere un pubblico internazionale. Netflix punta molto su questo titolo, considerandolo non solo un contenuto sportivo, ma un racconto universale di valori, passione, disciplina e famiglia. La piattaforma prevede anche eventi speciali legati all’uscita, come una première mondiale a Milano e una serie di proiezioni nei cinema selezionati, accompagnate da incontri con Maldini e altri protagonisti del documentario.
Il regista del progetto è un nome già noto nel panorama del cinema sportivo e documentaristico, autore di precedenti opere su grandi campioni del passato. La sua scelta di concentrarsi sulla dimensione umana prima ancora che sportiva di Maldini promette di offrire un ritratto autentico e commovente, capace di coinvolgere non solo gli appassionati di calcio ma anche il grande pubblico.
In un momento storico in cui il calcio spesso perde il contatto con le sue radici, questa produzione rappresenta un omaggio a un’epoca diversa, fatta di simboli, di rispetto e di identità. Paolo Maldini incarna ancora oggi quell’idea romantica di calcio che resiste al tempo e ai cambiamenti, un esempio raro di coerenza, classe e leadership silenziosa. Il documentario di Netflix si candida così a diventare un’opera di riferimento per chiunque voglia comprendere davvero cosa significa indossare una maglia con orgoglio e dedicarle una vita intera.
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